domenica 25 maggio 2014

Seminario di orientamento

Prima di tutto dico che sto per "svelare" tutta la giornata...quindi per coloro che nn vogliono rovinarsi la sorpresa: non leggete questo post.
Non so nemmeno come cominciare...e non ho per niente voglia di aggiornare dato che sono stanca.
La mattina io, mio padre e mia sorella abbiamo preso la metro (la fortuna di abitare a Milano...mentre gli altri guidano per ore o prendono perfino l'aereo) e siamo arrivati in questo luogo...che sembra uno di quei "palazzini" vecchi da Chiesa.
All'entrata vi è un piccolo cortile con erba e intorno vi sono le colonne. Facendo mezzo giro si arriva dentro, dove hanno distribuito le maglie e i borsoni. Poi andando un po' avanti abbiamo firmato i fogli e ci hanno datto un altro sacchetto rosa con altri oggetti e carte varie. Sono: la sim americana, una "cover" per il passaporto con sopra tutti i dati di EF, due (oddio non mi vengono in mente le parole già da ora...figuriamoci dopo un anno) etichette per bagagli, le regole tradotte in italiano (non so perché non ce li hanno dati prima, quando compilavamo i contratti...almeno avremmo capito di più), una penna, e mini libro da 8 pagine e altri vari fogli.
Dopo aver preso queste cose ci siamo divisi: i genitori sono rimasti nel salone (con le POLTRONE rosse) mentre i ragazzi sono saliti al piano superiore e in base alle varie destinazioni si andava in stanze diverse. Mi sono così seduta (sedie dure che dopo un po' fanno venire il mal di schiena) , in 5/6 fila, e vicino a me si siede un'altra ragazza. Inizialmente ervamo tutti silenziosi...e io stavo pensando se iniziare a parlare o no..Poi dopo un po' accanto a me iniziano presentarsi...e così anche io, ma fatto sta che la mia compagna fa parte del gruppo di whatsapp e quindi non ho dovuto nemmeno dire il mio nome...anche se poi l'ho ripetuto ad altri exchange. Abbiamo così parlato un po' (dove andiamo, se sappiamo la famiglia, com'è composta, scuola, ecc). Ho "conosciuto" quindi Chiara, Virginia (o forse Veronica, non ricordo) e un ragazzo il quale nome non l'ho proprio sentito. Ho visto che ci sono anche altri che partiranno per il Texas ma non sono riuscita a parlarci. Poi è inziata la parte veramente noiosa (non voglio far sembrare che sia una cosa terribile, ma ciò che dicevano io lo sapevo già e ripetevano e ripetevano la stessa cosa per 10000 volte, quindi dopo un po' è inevitabile che sia monotono). Si trattava principalmente di fare domande e loro (ex exchange students) rispondevano.
Poi alle 12.40 circa ci hanno lasciati liberi fino alle 14 per mangiare e dopo aver raggiunto mio padre e mia sorella siamo andati in un bar/pizzeria. Poi, dato che mio padre non capiva nulla e si stava annoiando se n'è tornato a casa, mentre io e mia sorella siamo ritornati.
La seconda metà è stata più o meno la stessa cosa ma con una parte bella e una terribile.
Già si vedeva che alcuni ragazzi non erano tornati, perché c'erano un po' di sedie libere...e comunque dopo un'altra ora e mezza di domande, hanno deciso di fare delle simulazioni di situazioni (incontro con il professore, volo perso, primo giorno in mensa...) che ci potrebbero capitare negli USA. Così
hanno scelto dei ragazzi, la maggior parte volontari. Io speravo tantissimo di non essere scelta perché da circa mezz'oretta prima mi sono sentita male...nel senso che continuavo a starnutire e a lacrimare..e (risparmiamo altri dettagli) avrei voluto proprio andarmene. Comunque un piccolo consiglio: se non volete essere estratti per queste simulazioni non sedetevi avanti...anche se non dovete stare troppo indietro perché altrimenti non sentireste praticamente nulla.
Dopo un po' è arrivata una host mum e sua figlia, ormai 22 secondo i miei calcoli, che hanno parlato un pochino su come sia importante comunicare con il proprio IEC per qualsiasi problema ecc.. Mi è piaciuto molto sentire loro parlare, vero americano..ma data la mia situazione non riuscivo a concentrarmi ed ero un po' fuori con la testa e quindi ho capito relativamente poco. Ci hanno poi fatto scegliere un dolcetto, tra un cioccolato con burro d'arachidi (che l'ho capito dopo solo mangiandolo) e poi una caramella e un chupa chups. Poi altre domande e alle 4.45 circa ci hanno finalmente lasciati andare. Così io e mia sorella siamo andate a fare un piccolo giro al duomo e a prenderci un gelato da CioccolatItaliani, facendo una fila di 30 minuti.
È stata una giornata, a mio parere, non brutta perché comunque ho capito qualcosa di nuovo...ma neanche proprio bella.

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