mercoledì 28 ottobre 2015

Heyyy!! I'm back :D

Eccomi...dopo tutto questo tempo, finalmente arriva questo (presumibilmente) ultimo post del mio blog.
Devo dire che ora sono sommersa nello studio e che non riesco a trovare nemmeno il tempo per rilassarmi.
Arrivate in Italia abbiamo preso le valigie..e io sono andata a prendere i carrelli e tipo ho chiesto a una signora in inglese dove fossero perché mi ero dimenticata di essere già tornata. Ovviamente my suitcases tardavano ad arrivare e lì mi era venuto un po' il panico ma alla fine le ho viste ahah. Prese le valigie siamo usciti e c'erano i nostri genitori. Primo impatto era: Oddio quanto è alta mia sorella!! Ahahah poi ho abbracciato i miei e siamo tornati in macchina. Ho parlato per tutto il tragitto e mi sembrava così strano rivederli come se nulla fosse successo. La famiglia è sempre la famiglia. Ero molto agitata e praticamente volevo raccontare a loro tutto il mio viaggio, fare paragoni con l'Italia ecc. Invece mi dava tanto impressione il fatto che le strade erano molto più piccole, ecc. Non ero più abituata.
Siamo poi tornati a casa e ovviamente in questo appartamento non c'è più l'ascensore  e quindi ho dovuto prendere una valigia e farmi 3 piani. L'interno della casa era molto carino, nel senso che mi piace molto il design ma appena tornata mi sembrava proprio tutto così piccolo. In America avevo una stanza tutta per me con letto Queen's size e qui devo dormire sul letto singolo e dividere ,a stanza con mia sorella. Tuttavia dopo un po' mi sono abituata e sento che questa è casa mia dove posso fare quel che voglio, come mangiare anche sul letto. Cosa che non faccio spesso ma che mi mancava (perché in America non si poteva portare il upstairs).
Ovviamente adoro la mia gattina soprattutto ora dopo aver condiviso dei mesi insieme.
Era venuta la sera, o forse qualche giorno dopo, l'altra mia sorella e abbiamo fatto una piccola festa. Tutto era praticamente uguale...come se non fossi mai partita. Mi sono persa tante cose qui in Italia e me ne rendo conto e ogni tanto è anche triste, come vedere la foto di classe dei compagni senza me, la gita scolastico senza la mia presenza, ecc.
Comunque...a giugno subito sono partita per la crociera che è stato bellissimo ma su cui non mi fermo perché non è proprio in tema haha.
Ho fatto poi 3 lezioni di recupero a scuola per francese e spagnolo insieme all'altra mia amica che è partita e con cui ho legato molto. In un certo senso i professori hanno già visto che ci interessavamo alla scuola e che volevamo recuperare il programma "perduto".
Da lì in poi, circa a luglio, ho cominciato a studiare tutti i giorni (perfino sabato e domenica..dalle 9 di mattina alle 10 di sera, e non scherzo. Ok..magari ho anche esagerato ma non volevo ricevere pochi crediti e rimanere indietro in quinta..aspiro ancora al massimo dei crediti ahah), il programma italiano. È stata un'estate pessima. Però non mi pento e non mi sono mai pentita di aver fatto la scelta dell'anno all'estero.
Ho anche incontrato alcune mie amiche, di cui una che è partita in effetti poi per la Svezia, e con loro il rapporto è stato praticamente uguale a prima della partenza. Certo..c'erano buchi su di me nella loro vita e buchi su di loro nella mia, ma mi sento comunque molto vicina a loro.
A luglio ho anche fatto un viaggio ma solo di circa 10/11 giorni e ho anche fatto tutti i compiti estivi, scoprendo che nessun altro della classe oltre a me li aveva terminati. Mi ha fatto sentire powerful ahah. Avevamo 7 libri di italiano da leggere, 1 di inglese, 1 di francese e altri compiti. Un massacro.
A settembre, finalmente, ci hanno comunicato una settimana prima il giorno del colloquio, anche se non sapevamo (io e la mia amica) praticamente niente su ciò per tutta l'estate. Eravamo molto tese ed eravamo tutti gli exchange students quel giorno a scuola, ciascuno con i proprio professori a fare il colloquio e in modo diverso. A delle ragazze dello scientifico hanno chiesto domande sugli argomenti, come se fosse una maturità (era stata dentro tipo un'ora o 50 minuti). Nella mia classe eravamo in tre e i professori hanno fatto entrare prima il peggiore, un ragazzo che ha fatto il semestre in Australia e che non aveva studiato niente tutta l'estate, poi la mia amica e infine io.
Quanto sono entrata mi sono seduta ( mancavano alcuni prof e la prof di italiano è dovuta andare via ma mi ha chiesto cosa ho studiato e l'ha poi riferito alle altre). Ho parlato della mia esperienza, che materie ho fatto, cosa ho studiato durante l'estate, ecc. Poi il colloquio è durato circa 10 minuti e mi ha detto che potevo andarmene ahha.
Felice felice sono tornata a casa in attesa dei crediti, che indovinate cosa? Fino adesso sono incerti e non sono ufficiali da nessuna parte e in nessun senso. I prof dicevano che avevo preso 8 crediti, poi 7, poi dicevano che li avrebbero pubblicati sul registro elettronico dopo il consiglio dei professori, ma martedì sono andata a chiedere in segreteria e mi hanno detto che dovrò aspettare lo scrutinio finale (non so se di questo quadrimestre o dell'anno booooooh). Ma tanto si sa che la gestione della mia scuola è proprio pessima.
In classe mi trovo bene, mi sono avvicinata ad alcune ragazze e ho scoperto dei cambiamenti a scuola e nei compagni ma a grandi linee è quasi uguale. Mi hanno tutti accolto molto calorosamente, cosa mi ha reso molto felice.
Da subito però ho scoperto che quest'anno non è proprio da scherzare ed è veramente difficile stare indietro a tutti. Studio tutti i giorni, sacrificando anche i miei unici momenti di relax la sera e perfino nel weekend mi sveglio prima per studiare. Giusto per fare un paragone, in terza mi svegliavo alle 5.30 per ripassare corca una volta al mese, ora invece lo faccio in media 2/3 volte alla settimana. E i voti non sono nemmeno tanto splendidi (considerando però che alcuni prof danno voti bassissimi).
Per oggi mi fermo qui ma penso che farò un post ulteriore per parlare un po' della mia esperienza in generale, cosa ne penso ora e magari qualche consiglio (che probabilmente ripeto perché forse l'ho già scritto durante l'anno all'estero) per i futuri studenti che vogliono intraprendere questo viaggio verso un mondo sconosciuto (pensate che prima di partire degli Stati Uniti conoscevo soltanto poche città...ora molte di più).